06 dicembre 2007

Google & privacy..


Secondo il prof. Hermann Maurer, Università di Graz (Austria), che ha dedicato una ricerca sul crescente dominio della società di Mountain View sul Web .Google starebbe costruendo un monopolio in grado di consentirgli di controllare i flussi informativi e la privacy di milioni di persone. Secondo i dati forniti dal suo studio, ogni mese vengono effettuate sulla rete circa 61 miliardi di ricerche.Nel mondo, circa il 95% delle persone che accedono a Internet usano almeno una volta al giorno il motore di ricerca di "Google" «E' abbastanza pericoloso che un singolo soggetto come Google sia così dominante nel panorama dei motori di ricerca» ha dichiarato Maurer, che non ha esitato a dichiarare inaccettabile la natura tentacolare della società di Mountain View, presente sulla Rete con decine di servizi per gli utenti. Sempre secondo la ricerca, la possibilità di Google di accedere a una miriade di dati su soggetti privati e aziende, senza una sufficiente legislazione al riguardo, costituirebbe una grave violazione dei diritti fondamentali per la privacy.
Tra i servizi che favorirebbero maggiormente questo processo spicca Gmail, il servizio di posta elettronica offerto da Google ai propri utenti registrati, che potrebbe consentire a Mountain View di monitorare conversazioni e messaggi email riservati. Google ha seccamente smentito l'apparato teorico imbastito dallo studio di Maurer:
«Queste illazioni sono frutto di numerose inesattezze, teorie cospirative e madornali fraintendimenti sui prodotti e le attività di Google. Sono completamente privi di fondamento e, sinceramente, un poco bislacche».
Maurer respinge le accuse mosse da Google sull'attendibilità della propria ricerca, ricordando di non aver sostenuto che attualmente Google violi la privacy dei propri utenti. Secondo il ricercatore austriaco, la società di Mountain View avrebbe tutti gli strumenti e il potenziale per farlo in un futuro non troppo remoto. Lo studio sottolinea poi come le politiche di ranking adottate da Google siano molto discutibili e legate a precise strategie di advertising, che spesso hanno ben poco in comune con l'attendibilità dei risultati forniti dal motore di ricerca. Per il prof. Maurer, il rischio che Google possa un giorno decidere di aumentare il ranking dei siti con cui ha rapporti commerciali sarebbe molto alto e concreto. Hermann Maurer mette, inoltre, in evidenza come la predominanza della società di Mountain View sul Web possa costituire un tangibile pericolo per l'equilibrio dei mercati azionari. Non può essere tollerabile che una società privata abbia tutto questo potere: potrebbe distorcere, controllare e dominare il mondo a proprio piacimento» conclude con toni evidentemente allarmistici la ricerca condotta all'Università di Graz, che sottolinea come l'inerzia ormai acquisita da Google impedirebbe a qualsiasi soggetto di arrestarne la crescita. L'ipotesi di un possibile monopolio naturale per Google è già stata avanzata da tempo, anche se con argomentazioni e considerazioni meno allarmistiche della ricerca di Maurer, che offre comunque alcune interessanti valutazioni sullo stato attuale del Web.

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1 commento:

Simulacra ha detto...

Io credo che il monitoraggio digitalizzato dell'informazione sia possibile solo per informazioni date chiaramente, se scrivo una mail in dialetto grossolano nessun sistema riesce a capirne il significato e spesso è comprensibile solo ai miei amici. Un messaggio del tipo "'nve al nos le solit" potrebbe essere rilevante ma incomprensibile per chi non è nella mia cerchia di amici.