18 gennaio 2007
Alla ricerca della molotov perduta
Rifondazione comunista chiede al governo di riferire in Parlamento in merito alla sparizione di due bottiglie molotov acquisite come prove a carico dei 29 poliziotti indagati nel processo per l'incursione nella scuola Diaz durante il G8 di Genova del 2001.
La sparizione delle due bottiglie incendiarie è emersa ieri durante un'udienza del processo e sono state avviate le ricerche per trovare i reperti.A motivare l'irruzione del 21 luglio di sei anni fa, dissero gli agenti, il lancio di alcuni sassi contro una volante della polizia. Nella scuola, la polizia annunciò di aver ritrovato due bombe molotov. Ma, come accertarono successivamente i magistrati grazie a un "pentito", i due ordigni sarebbero stati collocati da alcuni agenti nell'edificio per usarle come false prove a carico dei manifestanti...
Dato che le molotov non si trovano il tribunale ha ordinato che non potranno essere ascoltate le testimonianze relative alle bottiglie incendiarie fintanto che queste non saranno ritrovate. Il processo proseguirà con l'escussione di testi non collegati al ritrovamento delle molotov.
Ora le ricerche proseguiranno, ma fintanto che non saranno trovate le bottiglie incendiarie il processo rimarrà congelato nella sua parte più delicata. Senza contare il fatto che per alcuni reati c’è il rischio prescrizione. «Le fotografie di un oggetto - ha commentato l'avv. Alfredo Biondi, difensore del vicequestore Pietro Troiani - non possono sostituire l'oggetto corpo del reato, che deve essere materialmente riconosciuto».
Senza parole.....
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